DIABETE

Il diabete è tra i più pericolosi nemici della circolazione, solo che spesso quando viene scoperto ha già creato i suoi danni sulle piccole arterie (microangiopatia) e, soprattutto, ai vasi più importanti, come le arterie coronarie che irrorano il cuore (macroangiopatia). Per questo il diabete viene oggi considerato un pericolosissimo fattore di rischio cardiovascolare, e, come l’ipertensione, è anch’esso definito “killer silenzioso”.
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.
I criteri per la diagnosi di diabete per un soggetto dopo due controlli glicemici sono:

glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl. Il digiuno è definito come mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore.
glicemia ≥ 200 mg/dl durante una curva da carico (OGTT). Il test dovrebbe essere effettuato somministrando 75 g di glucosio.
Esistono, inoltre, situazioni cliniche in cui la glicemia non supera i livelli stabiliti per la definizione di diabete, ma che comunque non costituiscono una condizione di normalità. Si tratta di situazioni cosiddette di “pre-diabete” che indicano un elevato rischio di sviluppare la malattia diabetica anche se non rappresentano una situazione di malattia. Spesso sono associati a sovrappeso, dislipidemia e/o ipertensione e si accompagnano a un maggior rischio di eventi cardiovascolari.

LE DUE FACCE DEL DIABETE
Esistono due tipi di diabete, più un terzo che compare in gravidanza.

Diabete di tipo 1. Si sviluppa indipendentemente dal peso corporeo e dall’alimentazione. La malattia viene considerata autoimmune, cioè legata ad un “errore” delle difese immunitarie, che attaccano le cellule del pancreas perché non le riconoscono come facenti parte dell’organismo. Si cura con un’alimentazione controllata e con la somministrazione di insulina.
Diabete di tipo 2. Compare in età adulta, anche se recentemente con l’aumento dell’obesità infantile sono stati osservati casi anche nei bambini. L’obesità è considerata la causa principale del diabete di tipo 2 nei soggetti geneticamente predisposti alla malattia; la presenza del tessuto adiposo ostacola il corretto impiego dell’insulina da parte del corpo. Col tempo, questo meccanismo deviato porta alla necessità del pancreas di produrre maggiori quantità di insulina e allo sfiancamento della ghiandola. Si cura con la dieta, l’attività fisica regolare, i farmaci antidiabetici per bocca e, nei casi più gravi, con insulina.
Una delle principali complicanze croniche derivanti dal diabete è quella a carico dell’apparato cardiovascolare. Il diabetico è a maggior rischio di infarto del miocardio e di ictus perchè la patologia favorisce lo sviluppo di aterosclerosi nelle arterie. Il rischio di malattie cardiovascolari è da 2 a 4 volte più alto nelle persone con diabete che nel resto della popolazione causando, nei Paesi industrializzati, oltre il 50% delle morti per diabete. Questo induce a considerare il rischio cardiovascolare nel paziente diabetico pari a quello assegnato a un paziente che ha avuto un evento cardiovascolare.
Altre patologie tipiche del diabetico e sempre a carico del sistema cardiocircolatorio sono:

Retinopatia diabetica: è un danno a carico dei piccoli vasi sanguigni che irrorano la retina, con perdita delle facoltà visive. Inoltre, le persone diabetiche hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie oculari come glaucoma e cataratta.
Nefropatia diabetica: si tratta di una riduzione progressiva della funzione di filtro del rene che, se non trattata, può condurre all’insufficienza renale fino alla necessità di dialisi e/o trapianto del rene.
Neuropatia diabetica: è una delle complicazioni più frequenti. Può causare perdita di sensibilità, dolore di diversa intensità e danni agli arti, con necessità di amputazione nei casi più gravi. Può comportare disfunzioni del cuore, degli occhi e dello stomaco.
Piede diabetico: le modificazioni della struttura dei vasi sanguigni e dei nervi possono causare ulcerazioni e problemi a livello degli arti inferiori, soprattutto del piede, a causa dei carichi che sopporta. Questo può rendere necessaria l’amputazione degli arti e statisticamente costituisce la prima causa di amputazione degli arti inferiori di origine non traumatica.
Per chi soffre di diabete ecco delle sane abitudini da seguire:

porre attenzione all’alimentazione ed alla ritmicità dei pasti, evitando i “salti” pasto;
passeggiare regolarmente: l’attività fisica permette di “consumare” energia e tenere meglio sotto controllo il peso, a patto di non esagerare con gli sforzi intensi;
tenere sotto controllo i livelli glicemici quotidianamente e comunque secondo le prescrizioni del medico curante;
ove necessaria, seguire la terapia farmacologica prescritta dal medico curante.

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