OBESITÀ, STRESS E VITA SEDENTARIA

Obesità – Uno dei problemi più comuni tra quelli correlati al moderno stile di vita è il sovrappeso. Il sovrappeso grave, o obesità, è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie croniche quali: malattie cardiache e respiratorie, diabete mellito non-insulino dipendente o diabete di Tipo 2, ipertensione e alcune forme di cancro, come anche il rischio di morte precoce.
Stress – La risposta allo stress è caratterizzata dalla secrezione di alcuni ormoni e dalla inibizione di altri. Uno degli ormoni coinvolti è l’adrenalina, che ci aiuta a reagire quando siamo stimolati improvvisamente. La risposta cardiovascolare allo stress consiste nel far lavorare sodo per un po’ di tempo cuore e vasi sanguigni. Poiché il primo non è altro che una pompa meccanica, e i secondi dei tubi flessibili, a lungo andare finiranno per logorarsi. Quando la pressione aumenta, infatti, il sangue torna al cuore con più forza e col passare del tempo, le pareti si ispessiranno. Anche i vasi sanguigni subiranno dei danni, soprattutto nei piccoli punti di diramazione nelle arterie di tutto il corpo, incrementando in questo caso il rischio di formazione di placche arteriosclerotiche.
Attività fisica – L’attività fisica è da sempre considerata un elemento essenziale per il mantenimento e raggiungimento dello stato di salute. Fare attività fisica in maniera costante e ben organizzata, determina un netto miglioramento della qualità e della quantità di lavoro che il cuore può; esplicare con importanti effetti positivi come la riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia), l’aumento delle dimensioni del cuore (ipertrofia del ventricolo sinistro), il miglioramento delle capacità del ventricolo sinistro (maggior capacità contrattile complessiva), il miglioramento della qualità delle coronarie (arterie deputate all’irrorazione e al nutrimento del cuore).L’esercizio fisico, associato ad una corretta alimentazione, riduce anche:
il rischio di sviluppare il diabete mellito;
l’ipertensione arteriosa, contribuendo a diminuire la pressione arteriosa nei soggetti ipertesi;
i valori del colesterolo nei soggetti che hanno valori elevati.

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